SOGNI Variazioni sinfoniche su musiche di Lucio Dalla – Ravello, Belvedere di Villa Rufolo

Sabato 29 giugno 2013, Ravello – Belvedere di Villa Rufolo, ore 21.30

Concerto inaugurale Ravello Festival 2013

Elaborazioni, direzione e pianoforte solista: Beppe D’Onghia
Nuova Orchestra Scarlatti  Ensemble Vocale di Napoli
Prima assoluta

SOGNI Variazioni sinfoniche su musiche di Lucio Dalla, un’occasione originale per ricordare l’estro e la poesia di un indimenticabile, amatissimo protagonista del pop italiano: un inedito viaggio in forma di concerto attraverso alcune delle sue più belle canzoni, rielaborate in una nuova e suggestiva forma sinfonica che sembra muoversi a ritroso dal presente al passato classico, ma in realtà punta al futuro, ricreando ex novo il sound, mobilitando tutte le risorse e tutti i colori dell’orchestra in una nuova sintesi tra classico e moderno. Autore di tutto ciò è Beppe D’Onghia, artista poliedrico – pianista, arrangiatore, direttore d’orchestra, compositore di musiche da film, ed anche  l’insostituibile partner artistico delle svolte più significative degli ultimi 30 anni di Dalla, dai grandi tour degli anni ’90, all’esperienza operistica e oltre.

Tutt’altro che casuale l’incontro tra D’Onghia e la Nuova Orchestra Scarlatti su questo progetto, poiché, come afferma lo stesso D’Onghia, “l’orchestra napoletana, in un fortunato tour concertistico per l’Italia del 2000, è stata la prima a schiudere a Dalla le porte di una nuova dimensione sinfonica, di nuove visioni musicali. E così queste Variazioni sinfoniche non vogliono essere un tributo, un omaggio rivolto al passato, guardano al domani: vogliono essere un nuovo inizio, nel segno di Dalla e delle sue visioni ma che vanno oltre Dalla, come egli stesso, penso, vorrebbe”.

Il percorso musicale proposto da D’Onghia si muove tra alcune delle più felici creazioni di Dalla, esaltando nella rielaborazione sinfonica che volutamente fa a meno dei testi tutta la varietà, la forza e la poesia dell’invenzione musicale del grande artista bolognese.  Solo per citare alcune delle canzoni evocate, si andrà dal sorriso di Se io fossi un angelo alla nostalgia leggera e irresistibile di Piazza Grande, dalle domande di Futura alla tenera utopia de L’anno che verrà, dall’ironia di Attenti al lupo alla lirica passione di Caruso, e altre ancora.
In queste Variazioni Sinfoniche tutti saranno protagonisti sulla scena: coro e orchestra, da cui emergeranno ora una voce, ora un particolare colore strumentale a evocare di volta in volta una nuova emozione, con D’Onghia nella duplice veste di pianista e direttore d’orchestra.